Si contano i giorni per l’esordio in campionato della Repower Sanga Milano. Terminata la pre-season e in vista dell’inizio della stagione regolare ci siamo confrontati con Franz Pinotti, Head Coach delle Orange.
- Gruppo profondamente nuovo, come è andato questo inizio di pre-season ?
Il raduno che svolgiamo a Chiavenna ogni inizio anno è sempre molto utile nell’amalgamare il gruppo. Poi naturalmente dipende dalle protagoniste lavorare in un modo o nell’altro. Questo gruppo ha giocato la prima amichevole con Derthona di A1 alla pari per i primi 15 minuti, prima di subire la qualità e la fisicità delle piemontesi, ma dopo solo 10 giorni di lavoro e una settimana di doppie sedute. Cosa significa? Che tutte hanno bene in mente il significato di Resilienza. Sappiamo che per ottenere ciò che vogliamo, dovremo passare anche attraverso difficoltà e sacrifici. L’importante è non arrendersi mai e lottare ogni secondo al massimo delle proprie possibilità, sempre. Dopo Derthona, abbiamo vinto le quattro amichevoli con altrettante squadre della nostra stessa categoria. Con le francesi di Nizza è stata una partita vera, sembrava un playoff, nessuna voleva perdere. Ne è uscita una prova convincente sotto l’aspetto mentale. Aspetto fondamentale per chiunque si ponga obiettivi di alto livello.
- Tra i nuovi arrivi molte giocatrici con esperienze importanti tra A2 di vertice e A1, come si sono approcciate al mondo Sanga?
Pur avendole scelte su basi solide e quasi certezze, oltre che tecniche, dettate da precise caratteristiche umane e relazionali, sono stato piacevolmente sorpreso dalla facilità di relazioni tra loro e con tutti noi dello staff tecnico dirigenziale. Non è banale e la classica raccolta di figurine è sempre dietro l’angolo. Sappiamo che dovremo lavorare insieme duramente se vogliamo raggiungere gli obiettivi prefissati, ma la novità è che tutte e tutti lo vogliamo con ferrea volontà, e ci siamo messi a disposizione perché ciò accada. Abbiamo un programma di lavoro che prevede sedute di allenamento ogni giorno, anche due volte al giorno tra: individuali, sessioni di tiro, sedute fisico atletiche alla Gold’s Gym e allenamenti di squadra, senza dimenticare la video analisi che ci aiuta prima a migliorare noi stessi e poi a capire che tipo di avversario avremo davanti ogni settimana.
- Tra le senior anche 3 “ritorni” quanto è importante avere uno zoccolo duro che già conosce il Sanga?
Molto importante, soprattutto dopo una esperienza in A1 esaltante sotto molti aspetti, ma deludente sotto l’aspetto umano e relazionale. Avere giocatrici che conoscono il mondo Sanga ben oltre la “semplice” partita di campionato, è la base su cui costruire un gruppo vincente perché consapevole di ciò che ha attorno e che respira ogni giorno. Con Angelica, Laura e Karmen è come se non avessimo mai smesso di lavorare insieme. Il lavoro scorre come un flusso nella continuità.
- Tra i tanti cambiamenti anche un nuovo approccio allo staff tecnico, con un gruppo ancora più folto e assortito, come sta procedendo il lavoro di amalgama della “squadra tecnica?”
Per il buon funzionamento di un gruppo sono molto importanti regole e gerarchie. Se ognuno lavora remando insieme verso gli stessi obiettivi, lo scambio di idee diventa una ricchezza incredibile di competenze, perché frutto di esperienze diverse ma tutte molto valide. Il fatto di essere io un Architetto, mi agevola sicuramente in questo lavoro di organizzazione e valorizzazione dei singoli, fa parte della mia professionalità.
- Ritroviamo un campionato di A2 diverso, a cominciare dalla divisione dei gironi in “Est-Ovest”, cosa ti aspetti? Quali squadre si presentano meglio ai nastri di partenza?
Sarà un campionato bello e competitivo. Nel nostro girone Broni ha investito denari in giocatrici esperte e punta al bersaglio grosso. Valdarno e Costamasnaga sono anni che allestiscono squadre vincenti. Empoli, Spezia non staranno a guardare e Livorno potrebbe essere la gran sorpresa. Nell’altro girone Udine su tutte, ma l’esperienza di Ragusa e gli ottimi roster di Treviso, Trieste, Matelica, Mantova e la stessa Roseto daranno del filo da torcere. Vicenza la mina vagante di questo girone.
Ai playoff i gironi si mischieranno e credo sia la cosa più giusta. Saliranno in A1 le due squadre che giungeranno al traguardo con più benzina.
- Quali obiettivi ti sei posto?
Inutile fare gli ipocriti. Il sogno è tornare subito in A1. Abbiamo rispetto di tutti e le nostre contendenti quest’anno hanno investito molte risorse. Non ricordo da tempo una serie A2 così competitiva come quest’anno. Vincerà chi ci crederà di più, dando uguale importanza a tutte le partite e a ogni minuto della partita mettendo in campo, con determinazione, il fluire continuo di una energia che nasce a ogni allenamento di un gruppo coeso. Il famoso “Qui e ora” reso pubblico da Julio Velasco, ma che ogni buon allenatore predica da sempre, pur con risultati diversi.