Termina un anno complicato e doloroso per tutti e anche lo Sport ha visto tutti i suoi valori messi alla prova dal Covid-19 detto Coronavirus. Siamo stati messi alla prova tutti e personalmente. Chi ha vissuto la malattia in prima persona o negli affetti dei propri cari, chi lo ha vissuto nella perdita o nella riduzione del lavoro, chi lo ha vissuto perdendo parenti e/o amici, chi ha dovuto chiudere bottega, chi ha dovuto ridimensionarsi e ridimensionare i propri progetti. Tutti abbiamo imparato il triste significato della parola lockdown. I giovani, i bambini e gli adolescenti di cui ci occupiamo quotidianamente dal 1997 con il nostro primo centro minibasket, e dal 1999 con la nostra prima società sportiva, maschile e femminile, sono stati colpiti ancor più duramente nelle loro occupazioni totalizzanti: la Scuola e lo Sport. Questi ragazzi si porteranno dietro per tutta la vita il significato di queste “restrizioni”. Poi c’è un lato che vogliamo forzatamente considerare positivo: la risposta che come esseri umani abbiamo dato a questo terribile flagello. Certo, non abbiamo risposto tutti allo stesso modo e, d’altronde, è nelle difficoltà che si misurano e si pesano le persone… Ma più globalmente tutti ci siamo sforzati di risolvere le tante difficoltà mano a mano che ci si presentavano. Noi del Sanga’s Tigers Mondo ci abbiamo provato insieme. Ecco un sostantivo, e non avverbio, che indica una Visione. Quante volte lo abbiamo sentito? Ne usciremo solo insieme…
Per tutto l’anno ci siamo prodigati nell’inventare, creare e organizzare situazioni di socializzazione e di lezioni continue per tenere in pari e “allenati”, anche mentalmente, tutta la nostra Comunità Sportiva e Sociale. Abbiamo continuato a trasmettere i Valori che ci contraddistinguono. Ogni volta che ci è stato consentito ci siamo allenati in palestra o al campetto, e contiamo di continuare a farlo fino al pieno recupero di tutta la nostra attività in presenza.
Cosa succederà da gennaio? Il Ministro Spadafora spinge per un ritorno dei giovani alla pratica sportiva. Noi ci accontenteremmo anche di allenarci individualmente ma in palestra, anche senza giocare partite fino a che non potremo farlo in sicurezza. I giovani hanno la necessità di attività motoria e sport tanto quanto della Scuola e dell’Aria che respirano. L’insegnamento dei fondamentali individuali sono perfetti per questa situazione. E fatichiamo a capire perché la ginnastica artistica o l’atletica possano allenarsi e noi no. Quando la nostra serie A si allena in Cambini seguendo tutti i protocolli imposti per la nostra sicurezza, ci capita di guardare le bambine della palestra a fianco, e sempre rimaniamo stupiti della differenza che i nostri piccoli soffrono assurdamente. Non c’è nessuna differenza in quello che fanno loro da quello che faremmo noi, nessuna. Ma alcuni sport possono allenarsi individualmente e alcuni no, perché sport di squadra e contatto.
Poi c’è il dramma economico che tocca anche le associazioni sportive. Per quanto potremo resistere? Economicamente non è uno scherzo mettere in moto una macchina come l’intera nostra rete chiamata Sanga’s Tigers Mondo. La sopravvivenza delle associazioni deve essere un obiettivo condiviso con tutte le nostre famiglie: gli Istruttori e i Tecnici vivono di Sport, alcune spese rimangono lì, fisse, anche a campionati fermi e palestre chiuse e a questi si sommano le spese che abbiamo affrontato per dotarci di prodotti sanificanti, sia per attrezzi che per palestre, mettendoci nelle condizioni di applicare standard adeguati e fronteggiare tempistiche organizzative rivoluzionate, con i nostri tecnici che hanno fatto corsi e corsi per diventare esperti “Covid Manager” (qualifiche CONI).
Le società sportive, specie quelle articolate come la nostra, non sono un interruttore che si spegne e si riaccende a comando. C’è dietro un’umanità oltre alla solita burocrazia, male endemico italiano. Se c’è una cosa che questo maledetto Covid dovrebbe averci insegnato è il senso di “Comunità”. Come insegna la pallacanestro, non esiste “Io” nella parola squadra: non capirlo sul parquet vuol dire andare incontro a inevitabili sconfitte. Non avere una visione di insieme quando si parla della vita di una comunità come la nostra significa rischiare di non riuscire più a riaccendere l’interruttore. Un anno doloroso finisce, vorremmo rimanessero alcuni insegnamenti come pietre miliari sul nostro cammino e, tra tutti, questa Visione che sta nel DNA del Sanga: l’inclusione condivisa. Siamo fieri di aver reso possibile anche l’impossibile, come quello di garantire l’accesso gratuito a percorsi educativi e formativi di qualità anche a chi non se lo sarebbe potuto permettere. Ma per poter continuare su questa strada è fondamentale che venga condiviso da tutti un approccio di lungo periodo e di comunità consapevoli che ognuna delle nostre scelte può avere ripercussioni sull’intera socialità di cui facciamo parte. Le soluzioni non cadono dal Cielo a casaccio. Le soluzioni arrivano magari anche dal Cielo ma in carne ed ossa sotto forma di persone vere, persone che si occupano di questa grande organizzazione educativa e questi sono gli Istruttori, i Dirigenti, i Tecnici e i Genitori di Buona Volontà che si prodigano ogni giorno mettendo al centro di tutto i vostri, nostri, Figli.
Che il 2021 non ci colga sprovvisti di Misericordia (passare oltre perdonando) e Intelligenza Empatica, che stanno alla base dell’Accoglienza vicendevole, primo passo per una Educazione che migliora tutti noi.
Il Sanga’s Tigers Mondo c’è … per continuare a Costruire un Mondo Migliore INSIEME a Voi. E che il 2021 sia l’anno di una Meravigliosa Ripartenza.