Sport femminile a Milano, tema da sempre molto caro al Mondo Sanga presente al convegno organizzato dal CONI Milano presso la sede di via Piranesi. A fare gli onori di casa Claudia Giordani, sciatrice olimpionica ed ora responsabile provinciale del CONI: “Oggi vogliamo aprire uno spazio per dialogare, trovare idee, criticità, proporre progetti per creare nuovi spazi ed agevolare lo sport al femminile”.
Esperienze di grande valore, come la plurimedagliata tuffatrice Elena Bertocchi ed il capitano del Milan femminile Raffaella Manieri, e voglia di condivisione di progetti, opportunità e priorità dello sport in rosa.
Tematiche affrontate, in modo analitico e diretto, nell’apprezzato intervento del coach Orange Franz Pinotti: “Ci sono tante battaglie da fare, la prima tra tutte quella di combattere stereotipi e mentalità sbagliate. A volte il primo “nemico”, paradossalmente, lo abbiamo nelle mamme che vietano o sconsigliano alle ragazze di affrontare sport di contatto. Poi – prosegue Pinotti – c’è un problema di responsabilità, di affidare davvero alle donne il controllo e la gestione della cosiddetta stanza dei bottoni. Le cifre in questo senso continuano ad essere impietose ed imporrebbero una svolta radicale. Infine – conclude l’allenatore del Sanga – ci sono tutti i temi in cui devono essere Federazione, Comune ed altri enti a dare una mano allo sport al femminile. Nella cura e nell’assegnazione degli impianti, dando le giuste priorità, nel proporre riduzioni di costi su palestre, tasse federali, contributi al femminile, oltre a diffondere valore e cultura che avversi il sempre presente sessismo. Ci vorrebbero eventi al femminile, magari un weekend dedicato a tutti gli sport femminili di Milano”.
Gli fa eco Anna De Censi, rappresentante dell’assessorato allo Sport del Comune di Milano, che rappresenta il quadro degli obbiettivi futuri: “Diffondere la qualità e la disponibilità degli impianti e delle strutture deve rappresentare un obbiettivo prioritario di ogni amministrazione. Creare un movimento culturale, che abbatta barriere che nascono in genere dalla testa delle persone. Spazi, risorse ed idee che generino tante giornate di sport al femminile che siano distribuite in maniera equa, e stabile, su tutto il nostro territorio”. L’obiettivo ora è ritrovarsi e fare rete.