In questi giorni si è tornati a parlare, dopo settimane, della ripartenza delle attività sportive di squadra dopo il lungo stop che va avanti da ottobre.
Al momento le norme e restrizioni prevedono che ad allenarsi, per quanto concerne gli Sport di Squadra, siano soltanto quegli atleti e squadre che disputano campionati di “prevalente interesse nazionale”. La scelta di quali siano le categorie da considerare di interesse nazionale viene presa dal Coni sentite le Federazioni sportive che organizzano i campionati.
In particolare la Fip (Federazione Italiana Pallacanestro), negli ultimi giorni ha chiesto e ottenuto dal CONI di inserire nella lista dei campionati di interesse nazionale anche la Serie C Gold e Silver maschile, la B Femminile ed i campionati giovanili che prevedono fasi finali nazionali (Maschile: Under 20, 18, 16, 15, 14 Elite; Femminile: Under 18, 16, 15, 14 Elite) tenendo fuori la maggior parte dei campionati giovanili e dilettantistici.
Una scelta che crea di fatto un dibattito, visto che altre Federazioni che gestiscono l’organizzazione delle attività di altri sport di squadra hanno deciso di far riconoscere come di interesse nazionale buona parte delle categorie e fasce di età, in una ottica anche comprensibile: un giovane talento se perde un anno, farà sicuramente più fatica a sviluppare il proprio potenziale e diventare poi un campione nella sua disciplina.
In questa situazione di discussioni ancora aperte, tutte le realtà del Sanga’s Tigers Mondo hanno cominciato a confrontarsi con altre società ed enti del mondo della pallacanestro lombarda e nazionale e ci stiamo impegnando affinché nel dibattito non si perdano di vista alcuni elementi fondamentali.
Come società di “base”, il nostro primario obiettivo societario NON è quello di disputare campionati ma, piuttosto:
- quello di attrarre bambini, bambine e ragazzi e ragazze alla pratica sportiva
- educarli ai principi dello sport di squadra (lealtà, impegno, lavoro per il proprio miglioramento, spirito di gruppo, accettazione della sconfitta, rispetto delle regole, spirito di sacrificio e molto altro)
- mantenerli legati il più possibile allo sport in questione, evitando il più possibile la dispersione, nonché l’allontanamento dalla pratica sportiva in generale
- reclutare bambini e bambine, ma anche scovare quei talenti e prospetti, che poi troveranno spazi per crescere in quelle Società che invece competono in Campionati Nazionali dando loro la possibilità di … non smettere mai, anche una volta diventati adulti, creando anche squadre senior di categorie differenti, dove ognuno possa esprimere le sue potenzialità e capacità.
Visti questi obiettivi, che corrispondo anche al ruolo sociale e sportivo delle società che si occupano dello sport di base, pensiamo che sia doveroso riconoscere come di PREMINENTE INTERESSE NAZIONALE, non la partecipazione ai campionati, bensì LA PRATICA SPORTIVA DI SQUADRA IN QUANTO TALE.
Abbiamo tutti bisogno che bambini, bambine, ragazzi e ragazze abbiano SUBITO la possibilità di tornare in palestra, per riavere un “contatto” con i propri allenatori e i propri compagni di squadra.
A tutti piace giocare, confrontarsi con l’avversario e certamente anche vincere!
Ma siamo anche sufficientemente obiettivi e responsabili per capire che nelle attuali condizioni epidemiologiche, questo significherebbe mettere in atto delle azioni che sarebbero in netto contrasto con la logica che tutti le restrizioni ed i sacrifici fatti sino ad ora hanno cercato di ottenere, ossia un Bene Comune superiore agli interessi del singolo.
Noi che viviamo di “gruppo” e sport di squadra questa logica la capiamo molto bene, perché è quello che viviamo tutti i giorni, sui nostri campi, nei nostri allenamenti, quello che insegniamo ai nostri ragazzi!!!
Le precauzioni, in una fase del genere, sono fondamentali e per questo la nostra proposta è quella di far riprendere le attività SOLO IN FORMA DI ALLENAMENTI INDIVIDUALI, con precauzioni e disposizioni che riprendano quelle applicate a giugno 2020 (eventualmente con numeri ancora più stringenti per quanto riguarda il numero di atleti ammessi ad ogni singola seduta di allenamento).
Far tornare in palestra tutti i praticanti deve essere LA PRIORITÀ ASSOLUTA per l’intero movimento. Di partite, tornei e Campionati si potrà parlare in un secondo momento, ma di questo no.
Vediamo con enorme preoccupazione che i nostri tesserati ed iscritti stanno perdendo la voglia e la passione per il nostro sport. In molti casi abbandonare adesso vorrà dire abbandonare lo sport per il resto della loro vita, con i danni e le conseguenze che tutti noi ben conosciamo e che riguardano aspetti del futuro dei ragazzi e delle ragazze che vanno dal benessere fisico a quello dell’interiorizzazione di quello schema valoriale che è (o almeno dovrebbe essere) alla base del vivere sociale.
È necessaria serietà e chiarezza. Attaccare la condotta delle altre Federazioni, scontrarsi con le Istituzioni, lanciarsi in invettive contro le regole e le restrizioni in genere, vorrebbe dire guardare il dito anziché la Luna.
La nostra VISIONE è fondata sulla volontà di pensare sempre in favore della Pallacanestro italiana e dello sport continuando a giocare un ruolo importante per ragazzi e ragazze favorendo la loro crescita e il loro benessere. Questo vuol dire aiutare le famiglie nel loro compito educativo concorrendo alla formazione degli individui che saranno cittadini più responsabili e che potranno garantire un futuro migliore al nostro Paese.
Nessuna decisione, a nostro avviso, dovrebbe essere presa senza tenere a mente tutto questo.
Paolo Salvetti, Presidente ASD Tigers Milano
Giovanni Matteoni, Presidente ASD San Gabriele Basket
Roberto Cottini, Presidente ASD Pallacanestro Sanga Milano