BOLZANO CORSARA AL PALAGIORDANI, SUPER-TOFFALI NON BASTA: 72-74
Delusione cocente alla prima gara ufficiale di Serie A2 in casa Sanga. Non basta il duo Toffali-Beretta (37 punti in due) a far gioire il pubblico del PalaGiordani. L’Asperia Basket espugna il campo milanese, dopo essere stata anche sul -13, e trova i primi due punti stagionali. Il momento più emozionante del match, però, è stata la commemorazione di Stefano Moretti attraverso la consegna alla moglie Paola e alle figlie Camilla e Beatrice del riconoscimento ufficiale nella Hall of Fame Sanga 2020.
ESORDIO DA BRIVIDI – Il Ponte Casa d’Aste che inaugura la stagione con la tripla di Toffali dall’angolo, ma è costretta ad inseguire ad inizio primo quarto: Profaiser è letale dal campo e confeziona subito un 3-7 di parziale. Le ragazze di coach Pinotti, però, non si arrendono e ricuciono subito lo strappo; e Novati trova il 12-9 che ridà entusiasmo alla truppa Orange. È un match in cui Bolzano, però, ribatte colpo su colpo e serve un’autentica prodezza di Beretta per trovare il nuovo vantaggio Sanga (18-17) a 2’10’’ dalla fine del primo quarto. Il primo quarto si chiude in bellezza, dove il PalaGiordani salta insieme a Novati e spinge dentro il 25-19 sulla sirena finale.
ALLUNGO TOFFALI – Bolzano non demorde e rompe subito gli entusiasmi in casa Sanga: le triple di Profaiser (già 12 punti a referto) e Servillo rimettono il match in parità sul 25-25. Toffali non ci sta e dà una spallata importante all’Alperia Basket, costringendo coach Sacchi al time-out, e 6’ dalla fine del primo tempo il Ponte Casa d’Aste è avanti 35-26. Fotografia dell’entusiasmo Orange è il contropiede orchestrato magistralmente da una Toffali scatenata: palla a Quaroni e +12 (40-28) a 3’37’’ dalla fine del secondo quarto. Toffali (16 punti) e Stilo provano a far scappare le milanesi, ma è capitan Servillo a bruciare la retina allo scadere: 47-36.
BOLZANO NON MOLLA – Inizio di ripresa equilibrato, in cui le altoatesine riescono pian piano a rosicchiare punti alla compagine meneghina, ma vengono spedite al mittente dalla tripla pazzesca di Mandelli: 54-43 a 6’ dal termine del terzo quarto. Il massimo vantaggio (+13) lo firma Novati, su assist di Stilo, ma Bolzano è sempre presente sul parquet: i tiri liberi di Nasraoui e Iob inchiodano il punteggio sul 58-50 con 2’47’’ da giocare. L’Alperia continua a lavorare ai fianchi e si avvicina con prepotenza, trovando il Sanga in bambola; così, la tripla di Cremona e il libero di Iob riportano le ospiti addirittura sul -1 (58-57) al termine del quarto. Parziale mortifero di 21-11 per le bolzanine.
FINALE AMARO – La sveglia dal torpore la suona Beretta, bruciando la retina con una tripla d’importanza capitale, ma ormai il match è incanalato sulla via dell’equilibrio. Addirittura, Bolzano rimette la testa avanti con il piazzato di Fall a 7’18’’ dal termine (61-63), costringendo coach Pinotti al timeout. Toffali e Beretta si mettono sulle spalle la squadra e consegnano al Ponte Casa d’Aste un vantaggio prezioso (+2, 67-65) con 4’40’’ da giocare. La gara rimane sul filo del rasoio, e a 2’ dal termine si rimane sul 69-69 dopo l’1/2 di Quaroni. Tutto gira nel verso sbagliato e sull’errore di Stilo, Molnar si invola in contropiede e di tabella firma il +4 (69-73) che sembra dare il colpo di grazia alle meneghine. Beretta ridà ossigeno alle Orange, riportandole sul -1, e l’1/2 di Cremona lascia spazio all’ultimo tiro: ci riprova la n°7 ma il ferro respinge i sogni di gloria. Si chiude 72-74 in favore dell’Alperia Basket.
IL PONTE CASA D’ASTE GBC MILANO VS ALPERIA BASKET CLUB BOLZANO 72-74 (25-19, 47-36, 58-57)
IL PONTE CASA D’ASTE GBC MILANO: Toffali 22, Beretta 15, Novati 12, Quaroni 8, Mandelli 6, Guarneri 5, Cicic 2, Stilo 2.
COACH PINOTTI: “Stasera non meritavamo di perdere, siamo stati sopra in doppia cifra e nel complesso abbiamo giocato un’ottima pallacanestro. Ci hanno condannato gli episodi e alcune discutibili decisioni arbitrali. Dispiace per Guarneri (infortunio alla mano) non al top e cercheremo di recuperare la miglior Cicic per le prossime partite. Sono deluso perché mi sarebbe piaciuto ricordare Stefano con una vittoria: lui fa parte della Hall of Fame più importante, quella del cuore. Il pensiero è rivolto a lui…”